L'obbligo di Android 10 su tutti gli smartphone

Produttori di smartphone: allineati ad Android 10

Scatta dal 2020 l'obbligo della certificazione Google


È ufficiale, dal 1 febbraio 2020 è scattato l'obbligo per tutti i produttori di smartphone che vogliano ottenere la certificazione di Google di dover presentare i propri dispositivi con l'ultima versione del sistema operativo e cioè la versione 10. Gli ordini vengono dall'alto, direttamente da Mountain View, le motivazioni sono varie e vanno dalla sicurezza alla facilità di aggiornamento dei dispositivi smartphone in vendita.

Questo obbligo in realtà arriva per soprattutto incentivare la diffusione di Android 10, che secondo alcune statistiche risulta presente solo sul 8,2% dei dispositivi. Ovviamente per i produttori che non si adegueranno ci sarà una “pena” e cioè la mancanza di tutti i servizi Google, compreso il Play Store.

Non è la prima volta che Google attua questo tipo di politica, infatti già per i precedenti sistemi operativi era attiva la stessa richiesta, ma il tempo per adeguarsi era calcolato in 13 mesi dal lancio di un nuovo sistema operativo, questa volta il tempo si è ridotto a soli cinque mesi, generando un po' di caos tra i produttori, ma anche tra gli utenti, che non devono aggiornare per forza il loro smartphone a questo sistema operativo.

L'obbligo di installazione dei servizi Google su Android

Per quanto riguarda i modelli già in commercio, questo obbligo non è valido e infatti potremo continuare a usufruire di tutti i servizi di Google nonostante non vi sia installata l'ultima versione di Android. Il problema della diffusione dei nuovi sistemi operativi è un problema che Google non riesce a risolvere ormai da anni, con questo nuovo obbligo di installazione l'azienda sta provando a velocizzare la crescita degli utenti che utilizzano Android 10, ma le cose vanno comunque a rilento e l'emergenza COVID non ha sicuramente aiutato.

Il problema è stato affrontato anche da Apple che però è riuscita in breve tempo a fare in modo che la maggior parte dei possessori di iPhone aggiorni all'ultimo sistema operativo il proprio dispositivo. Al momento circa il 70% degli utenti utilizza l'ultima versione di iOS: questo anche perché i dispositivi sono rilasciati dalla stessa casa che produce il sistema operativo, ma soprattutto perché i modelli con qualche anno sulle spalle riescono senza problemi a far girare i sistemi operativi più nuovi.

I problemi per i modelli di smartphone Android più vecchi

Questo invece non vale, purtroppo, per gli smartphone Android. Molti degli smartphone Android, nonostante siano ancora competitivi a livello di prestazioni hardware, con un sistema operativo nuovo potrebbero risentirne e avere qualche piccolo rallentamento durante l'esecuzione delle normali operazioni.

Proprio per questa motivazione, si pensa che moltissimi smartphone appartenenti alle fasce più basse e alle entry level spariranno quasi del tutto, gli hardware di questi smartphone non sono in grado di far girare un sistema operativo evoluto come Android 10 e per questa motivazione moltissimi produttori stanno provando a dialogare con Google per fare in modo che sia rilasciata una versione più leggera del sistema operativo, che non implementi le funzionalità che richiedono più memoria o hardware potenti.

Google per ora si è presa del tempo, ma non ha comunque cambiato la sua linea di pensiero; si stanno aprendo degli spiragli per fare in modo che solo su determinati dispositivi di fascia più bassa possa esserci un'eccezione, ma la rotta rimane quella annunciata.
      
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