Huawei vs Google ecco cosa succederà

Tutto quel che devi sapere sulla rottura Google Huawei

Dopo il caos di questi giorni e la rottura tra Huawei e Google molti degli utenti della casa cinese sono andati nel panico pensando di non ricevere più aggiornamenti per il proprio smartphone o addirittura di doverlo per forza cambiare, ma state tranquilli: non è cosí e ora vi spieghiamo il perché.

Google e Huawei cosa succederà adesso

Dopo che Donald Trump ha inserito Huawei nella lista della aziende che possono ledere gli Stati Uniti d'America con azioni di spionaggio, Google ha preso le distanze dalla casa produttrice di smartphone dichiarando che non avrebbe più rilasciato aggiornamenti per i loro dispositivi.

Le accuse che vengono mosse dal Presidente non sono strettamente relative al mondo degli smartphone, ma sono molto più generali: infatti Huawei è uno dei maggiori sviluppatori delle tecnologie che serviranno agli operatori telefonici per l'implementazione e il passaggio alla linea 5G, e proprio per il gran numero di dati, anche sensibili, che passeranno attraverso queste infrastrutture è iniziato a farsi strada il sospetto dello spionaggio.

Huawei produttore di tecnologie 5G in trasparenza

C'è da precisare che Huawei ha sempre lavorato in tutta trasparenza e non ha mai tenuto nascosti i processi costruttivi e i progressi che man mano venivano fatti analizzare agli operatori telefonici che si sono affidati a loro per lo sviluppo della nuova tecnologia e che hanno, anche in questi giorni, provato a difendere l'azienda dichiarando che non c'è alcun motivo per essere preoccupati per una qualsiasi manovra di spionaggio da parte dei cinesi.

Bando Google sugli Smartphone Huawei: cosa fare adesso?

Ma ormai il vaso di Pandora è stato aperto e milioni di utenti sono andati in ansia cercando di capire che cosa ne sarà dei loro smartphone, alcuni nuovi di zecca e cosa dovranno aspettarsi per il futuro.

Bando Huawei di Google: proroga ad Agosto

Diciamo subito che innanzitutto la messa al bando di Google per Huawei ha ricevuto una proroga proprio in queste ore e che quindi è stato tutto rimandato ad Agosto, ma più in generale tutti gli smartphone che sono già presenti sul mercato e quelli che appunto verranno lanciati in questi tre mesi non risentiranno di alcun problema e Google ha dichiarato che rilascerà comunque aggiornamenti di sicurezza e per le applicazioni appartenenti all'universo Google anche negli anni a venire.

Quindi se hai appena comprato o avevi intenzione di comprare un dispositivo appartenente alla linea P30 o addirittura all'appena uscito Honor 20 o modelli precedenti non disperare, questa guerra che si è scatenata non ti vedrà protagonista.

Un sistema operativo Huawei tra le ipotesi

Certo è che, però, Huawei dovrà correre ai ripari per non ritrovarsi fuori dal mercato con l'uscita dei modelli che verranno dopo il mese di agosto.

Una delle ipotesi più probabili alla quale Huawei sta lavorando in realtà già da qualche anno è quella dello sviluppo di un sistema operativo proprietario, proprio come fece Microsoft ai tempi di Windows Phone, che non fu una scommessa vinta, visto che non riuscí mai a configurare le applicazioni come Whatsapp, Messenger e Maps per il suo sistema operativo, arrivando al punto da eliminarlo dal mercato.

Huawei però si dice sia abbastanza avanti con il progetto della sua costruzione, tanto è vero che sta lavorando già da tempo anche ad un proprio assistente vocale, quindi ora non gli rimarrà che accelerare i tempi per fare in modo da uscire almeno per il nuovo anno, se le cose non dovessero cambiare e i rapporti con Google rovinarsi per sempre.

Cellulari Huawei Android con sistema operativo di base tra le soluzioni

Oltre a questa soluzione, prima che il nuovo sistema operativo sia pronto, Huawei per i futuri modelli potrebbe pensare di vendere gli smartphone con il sistema operativo Android di base, che è open source, quindi di libero utilizzo, ma non possiede le funzionalità Google implementate in esso.

Sistema che già in realtà viene venduto in questo modo in Cina, dove Google è del tutto assente e gli utenti utilizzano un sottosistema di Android, chiamato WeChat, per gestire le applicazioni, la messaggistica e le altre funzioni supplementari dello smartphone.

Questa soluzione non rovinerebbe il mercato di Huawei in Cina, ma la penalizzerebbe soprattutto in America e in Europa, dove gli utenti non potrebbero usare i maggiori servizi che vengono richiesti ad uno smartphone: ma questo sarà un problema futuro, quindi per ora è inutile parlarne, anche perché mancano ancora tre mesi all'entrata in vigore della messa al bando da parte di Google e potrebbero esserci dei risvolti in questa nuova guerra fredda tra USA e Cina.

Google contro Huawei nessun problema al momento

In conclusione, ricapitolando, ribadiamo che per chi possiede già un modello Huawei e per tutti quelli che avevano intenzione di comprare un nuovo smartphone tra quelli appena usciti non ci sarà nessun problema, gli aggiornamenti saranno ancora garantiti da parte di Google, mentre per i modelli di prossima uscita e quelli dell'anno prossimo dovremo aspettare le prossime mosse da parte di questi due colossi e capire come hanno intenzione di contrattaccare e difendersi nei prossimi mesi.

      
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