Cosa vuol dire tutto questo? Semplicemente che tutte le funzionalità a cui Android ci ha abituati in questi anni rimangono invariate anche sui più recenti smartphone Huawei. Di contro però non si hanno a disposizione i servizi Google: niente YouTube o Gmail dunque, ma è assente anche il Play Store, ovvero il negozio di applicazioni del gigante californiano da cui solitamente si scaricano i vari Facebook, Instagram, Netflix (solo per citarne alcune). Non vuol dire che queste app non possano essere utilizzate, ma bisognerà seguire percorsi alternativi (che a breve vedremo insieme).

In ogni caso, non avere a disposizione i servizi Google può, di base, rappresentare un limite importante. L’azienda cinese non è rimasta a guardare e ha così creato HMS, acronimo di Huawei Mobile Services. Un vero e proprio pacchetto di servizi preinstallato sui dispositivi del brand, che riesce a far sentire decisamente meno la mancanza delle applicazioni ufficiali di Big G. 

Considerando questa situazione, nell'ultimo anno si sono diffuse guide per installare in maniera non ufficiale i servizi Google sugli smartphone Huawei. Partendo dal presupposto che si tratta di una pratica non autorizzata, è importante ricordare come allo stato attuale non esista un metodo funzionante per attuarla. Dopo qualche giorno di normale funzionamento, i servizi Google vengono puntualmente bloccati. Ergo, il consiglio è quello di evitare di mettere in pratica simili procedure.

Infine, importante sottolineare un aspetto. Gli smartphone Huawei commercializzati prima della messa in opera del ban sono regolarmente basati sulla versione commerciale di Android e consentono l'utilizzo dei servizi Google. Allo stato attuale non c'è motivo di credere che il provvedimento possa diventare retroattivo, coinvolgendo dunque anche questi prodotti.

Chiariti questi aspetti, passiamo ai Huawei Mobile Services. Il punto cardine di questi servizi è costituito da App Gallery, vale a dire la controparte dell'azienda cinese del Play Store di Google. Negli ultimi mesi questo store ha vissuto una crescita enorme, con migliaia di nuove applicazioni inserite quasi quotidianamente. Mancano ancora servizi come Facebook, Instagram, Twitter, WhatsApp, che possono comunque essere installati mediante apk, ovvero scaricando da Google il file d'installazione.

In generale i Huawei Mobile Services, almeno allo stato attuale, sono destinati a evolversi al fine di rappresentare una valida alternativa ai servizi Google. Provvederemo dunque ad aggiornare l'articolo non appena ci saranno aggiornamenti in merito alla situazione tra l'azienda cinese e gli Stati Uniti.